giovedì 19 novembre 2015

Ritagli /2

Nebbia che piano piano cresce, alimentata dal mio affanno. Sotto di me so di avere due piedi ma non li trovo, dove sono andati? Non vedo niente e il freddo mi rende vuoto, privo di sentimenti. 
Dovrei essere terrorizzato ma sono impietrito, arido. Bloccato da una situazione nella quale non avrei mai voluto trovarmi, l'ultimo raggio di sole è scomparso dietro i pini da troppo tempo ormai per poter stare allegri.
Che si fa in questi casi? Pronto? Cervello? Niente, anche lui è andato, congelato.
Ulula un lupo e devo dire che prima di sentirlo non si stava poi così male. Un silenzio ostile ai rumori del mondo artificiale, il cielo rosa e i mandorli in fiore. Ma ora ci sono due lupi ad ululare e sembrano divertiti.

E ora ho solo paura di domandarmi cosa vorrebbe dire se non potessi più parlare con lei, stringerle la mano e correre.
Ora che ti vedo sprofonda il terreno sotto i miei piedi, che pena.
Mi conforta il pensiero di te a casa, quel dannato lavoro che tanto odi questa volta ti ha salvato la vita.

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