martedì 5 agosto 2014

ERDAL

Quante luci rosse sul tetto
Sono circolari,
ora quadrate,
a forma di nuvola,
di nave,
dal suo camino sale un bel fumo
bianco,
a boccate con belle forme di ciambella,
perfette come il tocco di Giotto.
Ora le luci sono a forma di fiore,
come i fiori sulla camicia
dell'inglese seduto al bancone.
Sorseggia un tè, fischietta una canzone country.
La moglie ride, picchietta il tavolo
con le unghie senza smalto.
Le lampadine cambiano ancora forma,
sono a forma di occhi,
occhi femminili,
di chi guarda con lo stupore
del bambino che apre un regalo a Natale,
scopre un nuovo piccolo mondo.
Ha sete, ordina da bere,
sorseggia, fuma,
e si perde,
si perde nel fissare
le locandine appese al muro,
di pubblicità storiche
e insegne anni 60.
Serie di storie,
storie di sera nel locale
un po' sfatto.
Ogni ricordo si perde
nella cenere
del tempo.
Si vede sfocato quella sera
ad Haarlem.
I fumi della festa di paese.

Haarlem
2 agosto 2014


venerdì 17 gennaio 2014

La felicità è sotto terra,
terribilmente sotto la felicità.
La libertà nella forma più vera
è quella nascosta ad ogni verità.

mercoledì 15 gennaio 2014

Santa Claus is coming to town

E ancora una volta voglio
comprare i piaceri ma le vetrine espongono i sold out.
Vivo da spettatore in un cinema chiuso
e gli amici raccolti in casa pronti per lo streaming.
Giocano a carte, brindisi, panettone, risate,
un contorno di luci intermittenti, e io
scrivo queste stupide righe
sotto la tiepida luce di una candela
ormai esausta.
Voglio tornare a vivere il Natale di 20 anni fa,
con la N maiuscola di Nosocomio.
I Natali ora passano uno dopo l'altro 
preda della noia, mentre svuoti
l'ennesima bottiglia di Fuoco dell'Etna.
Cerchi un senso a questa festa 
e intanto i negozi espongono le prime
uova di pasqua,
con la p minuscola di pazzia.
E a Santo Stefano vivi il rimpianto
di non aver vissuto a dovere.
Hai detestato quella gente,
ora vuoi essere quella gente.
Peccato, sarà per la prossima volta...